Leggerezza
- FrancesFool

- 26 mag 2023
- Tempo di lettura: 2 min
Musica consigliata: La scatola di blu di Levante.
E' finita l'era del giaguaro, è iniziata l'era dell'elefante. Questo è il mio oroscopo interiore, non consultate il calendario cinese perché potreste risentirvi della mia ignoranza astrologica.
Nel momento in cui scrivo questo post sono alla 39 settimana inoltrata di gravidanza. Negli ultimi tempi mi sono preparata come ho letto e sentito da ogni Guru della maternità: ho dormito (tantissimo!), ho fatto esercizi per il mio perineo, per il mio bacino, ho sistemato casa come fanno gli animali che stanno aspettando di ricevere un esserino che è nuovo di zecca e che ha solo bisogno di contenimento per il troppo che la vita può dare. Oggi però, come se me l'avesse consigliato un angelo pieno di grazia, ho ascoltato una morbidezza e leggerezza che sembravano ormai lontanissime da me. Oggi ho assaggiato il mio corpo come non facevo da mesi, facendolo entrare in un flusso che non ha senso, se non il mio personalissimo gusto psichedelico: il flusso è quello di un movimento danzato e improvvisato che per me assomiglia a quello che si cerca quando si cerca il Samādhi.

Ieri stavo ascoltando un video su YouTube di Sadhguru che racconta di Yogi devoti al cobra, animale che riesce a sentire eventi anche miglia e giorni prima che avvengano e devo dire che ho sempre un pò desiderato inchinarmi anch'io all'altezza di questo stupendo animale dai tempi in cui ascoltavo i Doors e sognavo di essere come Jim Morrison; perché in fondo, quella connessione animale con me stessa e quindi anche con il mondo è sempre stata molto lontana e illusoria. Nelle ultime settimane ho avuto qualche falso allarme del travaglio e a volte sembravano così reali che dopo mi sono sentita come un piccolo criceto in un labirinto. La verità è che siamo così pieni di barriere architettoniche interiori che posso anche non sentirmi così strana se non riesco a connettermi con uno stato di ascolto vero e ricettivo come vorrei. So che per arrivare a quello stato ricettivo dovrei pulirmi da così tante interferenze contemporanee - social e tecnologia, pensieri intrusivi, pettegolezzi e chiacchiere inutili, incombenze quotidiane che tolgono un sacco di energie, sentimenti ed emozioni invasivi e soffocanti - che non basterebbe una vita per farlo (gli Yogi lo sanno bene!). Ho capito anche, però, che ci sono tanti livelli di pulizia e che ogni individuo ne ha uno che può osservare in questa vita e che può farlo evolvere come serve a lui per stare bene su questo pianeta e in questa esistenza. Insomma, come dicevano i saggi greci: comprendi qual'è la tua misura. Credo che parlassero anche di questo.
Qual'è allora la mia misura in questa vita, nei miei desideri, passioni, nella mia spiritualità? E' una domanda che ultimamente mi pongo spesso ma oggi resto nella sensazione di leggerezza che sono riuscita a sentire e le chiedo: che ci fai qui, vicino a me? Ho pensato fossi andata via per sempre!
Chissà che questa non sia la via giusta per scoprire la mia misura.




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